Frattura della scapola

Frattura della scapola

La frattura della scapola è una patologia causata da un trauma o da altre lesioni che porta alla rottura del cingolo scapolare e può verificarsi in seguito ad un trauma chiuso ad alta potenza, come avviene ad esempio quando si cade da un’altezza elevata o semplicemente dalla moto.

Le zone maggiormente interessate da una frattura della scapola sono il corpo scapolare, lo scapolare del collo, il glenoideo, l’acromion, il coracoideo.

I sintomi di una frattura della scapola possono consistere in forte dolore quando si sposta il braccio, abrasioni della pelle, gonfiore nella parte posteriore della spalla.

Diagnosi e trattamento

Per diagnosticare una frattura della scapola il medico deve fare delle radiografie o, in alternativa, può ricorrere a strumenti di ultime generazione di diagnostica per immagini come ad esempio la tomografia computerizzata.

La frattura della scapola non necessariamente necessita di un intervento chirurgico e può bastare una fasciatura semplice che nella maggior parte dei casi funziona e riesce a far guarire la spalla.

E’ importante che la spalla però sia immobilizzata bene e che l’osso sia messo nella giusta posizione per guarire. Dopo aver subito una frattura della scapola, quando il medico rimuove la fasciatura, è possibile sentire la spalla irrigidirsi e questo implica che all’inizio l’uso della spalla sarà limitato.

Per questo è necessario effettuare esercizi di stretching, in modo da ottenere la completa mobilità della spalla.

Frattura della scapola

Esercizi fondamentali per guarire

E’ il medico a predisporre quando far avviare al paziente i primi esercizi di mobilizzazione, che in genere vanno eseguiti entro la prima settimana dopo aver subito l’infortunio.

Nel caso di fratture della scapola, se sono più gravi, può essere necessario tenere la spalla immobilizzata per due o quattro settimane.

La maggior parte delle fratture della scapola guariscono entro sei settimane, ma per avere il completo recupero della funzione possono volerci anche diversi mesi. In genere è possibile riprendere le normali attività solo quando si è completamente guariti.

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